

Questa escursione ad alta pendenza avviene in una foresta emblema dell’incontro fra l’universo mediterraneo e le prime colline alpine
L’appuntamento è alla segnalazione 247. L’inizio dell’itinerario imbocca il GR52A (segnato in rosso e bianco). Si cammina prima in prossimità del torreste della Gordolasque. Il sentiero sale quindi attraverso la foresta verso nord-ovest, fino alla segnalazione 248.
Qui, lasciare il GR52A per attraversare alla vostra sinistra un ripiano erboso. Il sentiero segue un’area disboscata per 300 metri dove si possono ammirare delle antiche costruzioni militari appartenenti alla linea Maginot, poi sbuca su una stradina. Percorrerla per qualche metro per raggiungere il sentiero a sinistra.
Penetrare nella foresta di carpini neri, chiamati anche Ostrya. Verso il 1250m, l’arrivo si trova sulla collina che separa “ubac” e “adret”. Il sentiero segue questo crinale fino al monte Péla (1465m), passando per la segnalazione 250.
Il ritorno avviene tramite lo stesso itinerario.
Ponte di Véséou
Monte Péla
Incontrerete qui un albero molto particolare, il carpino nero (Ostrya): in Francia, è presente solo sulle Alpi Marittime e in Corsica. Scoprite in cima al monte Péla il panorama sui paesi e i picchi della vallata.
Dopo Saint-Martin de Vésubie, scendere lungo la strada M2565 in direzione Lantosque. Dopo Roquebillière-le-vieux, girare a sinistra in direzione Belvédère (M71). Andate avanti per 650m, all’uscita della prima curva a sinistra, prendere una strada dritta sulla destra, un cartello indica Véséou. Al seguente incrocio, continuare a destra. Dopo circa 1,5 km, parcheggiare in prossimità del ponte o della segnalazione 247.
All'attraversamento di un ghiaione, prestate attenzione: il sentiero procede in piano fino a una scarpata, alla sua estremità scendete a destra e passate vicino alle rovine.