Saint Christophe en Oisans et la Bérarde

Una delle più antiche meridiane dipinte delle Alpi del Dauphiné.Datato 1669, è decorato con un'iscrizione "sole che non conosce fine". La sua mano è scomparsa ed è stata sostituita nel 1998. I numeri romani indicano le ore con dei punti. C'è anche il numero 666, che dovrebbe rappresentare le fiamme dell'inferno. Questo deve essere visto nel contesto della controriforma che vide i frati del convento di Bourg d'Oisans tentare di evangelizzare i protestanti nell'Oisans.

La chiesa di Venosc è una miscela di diversi stili. Costruito nel IX secolo, ha subito numerose modifiche nel corso degli anni.Chiesa romanica che risale al IX secolo, ma che è stata modificata e ampliata nel corso degli anni. La navata moderna fu costruita nel 1910 grazie ai padri certosini. La pala d'altare risale al XVII secolo ed è in stile barocco. I due santi sono San Paolo e San Pietro. San Pietro e San Paolo sono inseparabili, sono i due pilastri della Chiesa e la tradizione non ha mai celebrato l'uno senza l'altro. San Pietro è il titolare della chiesa e San Paolo il patrono della parrocchia. La chiesa è una delle meglio dotate dell'Oisans, in parte grazie alle donazioni di ricchi donatori come Jacques Rochette e di venditori ambulanti che hanno fatto fortuna. Il campanile ospita la più antica campana trovata nell'Oisans, risalente al 1622.