
Caratterizzato dalle spine disposte per 3, questo arbusto è molto diffuso in montagna. Un tempo diffuso anche nelle pianure, fu distrutto perché si riteneva diffondesse una malattia: la ruggine del frumento che attacca i cereali. La scorza della radice e del legno era utilizzata per tingere i tessuti e il cuoio di colore giallo. I suoi frutti aciduli e commestibili possono essere utilizzati come spezia per insaporire le pietanze o per preparare gelatine, confetture e sciroppi. Il medico svizzero Alfred Vogel lo descrive come « un tonico straordinario per i nervi » e lo raccomanda per le persone molto nervose e quelle con carenza di vitamina C. Altri autori considerano i suoi frutti come « drenante » che agisce sul fegato, sulla cistifellea, la milza e il pancreas.