
Si pensa che il nome latino Plantago significhi "pianta che agisce", alludendo alle proprietà medicinali attribuitele dai Romani. Sostenevano che le foglie, accartocciate e applicate su lesioni o punture, le guarivano. Sebbene non sia molto saporita, questa pianta è commestibile sia cotta che cruda. Si trova nei prati e nelle praterie. È caratterizzata da una spiga fiorita che emerge da un mazzo di foglie spesse, con grandi venature che partono dalla base.