Chapelle Saint-Julien

Originariamente dedicata alla Vergine Maria, la cappella Saint-Julien è una delle rare testimonianze romaniche sopravvissute a Rouen. Costruita tra il 1150 e il 1160 da Enrico II Plantageneto, duca di Normandia e re d'Inghilterra, si trova vicino alla sua riserva di caccia nella foresta di Rouvray.

Alla fine del XII secolo, la cappella fu lasciata in eredità dal duca e da sua moglie Eleonora d'Aquitania per essere trasformata in un lebbrosario per giovani nobildonne. Fu allora che la cappella prese il nome di Saint Julien l'Hospitalier.

La cappella di Saint-Julien è famosa per i suoi magnifici affreschi della fine del XII secolo. Le volte sono decorate con dieci medaglioni che raffigurano l'infanzia di Gesù Cristo, dall'Annunciazione al Battesimo. Realizzate da pittori inglesi della corte ducale, queste opere, influenzate dall'arte bizantina e dalle miniature inglesi, prefigurano gli inizi delle figure gotiche espressive. L'insieme si distingue per la raffinatezza tecnica e l'uso di materiali preziosi, come il lapislazzuli, per ottenere un blu puro e profondo.

Dopo essere stata utilizzata come monastero fino al periodo rivoluzionario, la cappella di Saint-Julien fu trasformata in un deposito di fieno. Di proprietà della città di Petit-Quevilly dal 1867, è stata classificata come monumento storico nel 1869. Oggi è un centro culturale aperto alla città, che ospita mostre d'arte contemporanea e concerti.