Villaggio a nido d'aquila, Saorgio è un monumento in sé, testimone dell'architettura medievale. Questo comune simile a un «villaggio tibetano», interamente classificato, è un'antica fortezza appesa al fianco della montagna a forma di anfiteatro.
Saorgio è un punto importante della «Route du Baroque et des orgues historique de la Vallée de la Roya».
Villaggio dalle origini liguri, ha a lungo fatto tappa sulla strada del sale, asse strategico tra la Francia e l'Italia. Da qui un ricco patrimonio storico e religioso con, oltre al Monastero che fa parte del Centro dei monumenti nazionali, una chiesa barocca, tre cappelle, resti di castelli fortificati.
Dedalo di viuzze, passaggi a volta, Un tempo difesa da tre castelli, la piazzaforte di Saorge, ritenuta imprendibile, era soprannominata «la serratura della Roya».
Accesso libero.
Office de Tourisme Menton, Riviera & Merveilles - 05/05/2024
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La regione è abitata dalla tribù dei Sagiontii, popolazione ligure che vive sulle terre della riva destra della Roya. Le tribù liguri, vinte da Augusto, sono romanizzate e annesse al municipio di Albintimilium che dipende dalla tribù campana Falerna o Falerina. Le invasioni successive dei Goti, dei Lombardi e dei Sarasini fanno fuggire queste tribù sulla riva sinistra della Ropya, più facile da difendere. Il capezzolo roccioso di La Barrière è già allora un sito difensivo imprendibile. Saorge appartiene ai conti di Ventimiglia, ma la Carta di Ardoin, nell’XI secolo, concede loro delle libertà. Dopo aver sconfitto i conti di Ventimiglia, nel 1233 Genova firmò un patto di autodifesa e autonomia con Breil, La Brigue e tende. Nel 1258 i conti di Ventimiglia cedono Saorge a Carlo I d’Angiò, conte di Provenza.
Nel 1388, Saorge passa alla casa di Savoia. Nel 1465, la città è devastata da un incendio e ricostruita. La città è francese dal 1692 al 1696, e Luigi XIV prende il titolo di conte di Saorge. La regione è devastata durante le guerre di successione di Spagna e Austria. Nel 1793, i soldati della Rivoluzione in viaggio in Piemonte furono fermati a Saorge. A partire dal 1814, la città ripercorre per quarantasei anni la casa della Savoia-Sardegna, poi si dà alla Francia nel 1860. Nel giugno 1940, i soldati del Duce che tentano di prendere Saorge sono respinti da esploratori-sciatori. Gran parte della popolazione viene deportata a Torino nel 1944.