Al bivio di diversi camini si trova la capella di San Rocco seicentesca.
Il XVII° secolo è il secolo delle disgrazie, della carestia e della peste con conseguenze di guerre che devastano le nostre regioni.
Anna di Lonchin ottiene il permesso di costruire una capella in onore di San Rocco, patrono dei lebbrosi e di altre vittime del contagio. Questo edificio elegante di stile Mosan è cambiato poco dalla sua costruzione.
Il suo piccolo campanile elaborato richiama l'attenzione come la nichhia di pietra arenaria che sormonta la porta.