Con l’altitudine, la temperatura diminuisce di circa 0,5°C ogni 100m, determinando un’evoluzione del manto vegetale sui versanti delle montagne. Il piano alpino superiore, tra i 2000 e i 2400m, è un luogo di vita ostile per gli alberi. Il vento ad alta quota inaridisce il terreno, l’irraggiamento è intenso ed il periodo vegetativo troppo corto.
In questo ambiente dall’equilibrio instabile l’intervento umano è particolarmente sentito. Oggi sono in corso diverse azioni di ripopolamento, ma le difficoltà legate all’ambiente e ai 100 anni necessari alla riforestazione non la rendono un’impresa semplice.