Fort de Bouc

Fin dal Medioevo, ha sorvegliato il passaggio tra il Golfo di Fos e l'Etang de Berre. Data la sua posizione strategica per il commercio marittimo e il controllo della regione, il Fort de Bouc aveva una duplice funzione, sia come struttura difensiva che come faro.
Fin dall'Alto Medioevo, questa zona dell'Etang de Caronte fu fortemente contesa dai potenti: il conte di Provenza, l'arcivescovo di Arles, il visconte di Marsiglia, i Porcellets e le città di Marsiglia e Arles. A seconda delle alleanze, fu ceduta, scambiata o ripresa.

La torre superstite risale alla fine del XII secolo. Da tempo è conosciuto come "castrum massiliense" (in latino) e "castel marsilhes" (in provenzale): il castello di Marsiglia.

Alla fine del XII secolo, Marsiglia afferma il suo potere a scapito dei visconti di altre località. Proteggeva i suoi interessi commerciali marittimi con un esteso sistema di sorveglianza costiera. Era interessata all'Ile de Bouc, ma non era sola. Anche il conte di Provenza affermò la sua autorità e si stabilì sull'Ile de Martigues nel 1226.

Un secolo dopo, la regina Giovanna fece riconoscere tutti i diritti che possedeva sui suoi sudditi nella viguerie di Aix, in particolare quelli dell'Ile, di Jonquières e di Ferrières. Apprendiamo che l'Ile de Bouc dipende dall'Ile de Martigues, e quindi appartiene al Conte e alla Contessa. Sono stati infatti gli abitanti dell'isola a fornire gli uomini necessari per presidiare il forte.

Nel 1444 esisteva solo una torre medievale, che Carlo d'Angiò (signore locale dell'epoca) utilizzò per mettere in sicurezza Marsiglia. Costruì quindi la Tour de Bouc, parallela alla Tour Saint-Jean di Marsiglia. La torre è alta 26 metri. Alla sua sommità, il faro ha una portata di 25 chilometri. È stato elettrificato nel 1936 e poi automatizzato nel 1998. Nel 2019 è diventato solare.

Nel 1536, Andrea Doria attaccò i lati della Provenza. Il Forte di Bouc, difeso dai Martégaux, resiste. La sicurezza della foce dell'Etang de Caronte, dell'Etang de Berre e della Tour de Bouc durante le guerre di religione era una delle preoccupazioni del re di Francia. Fino al 1652, la Torre fu al centro di battaglie (assedi, catture, ecc.). Fu anche utilizzata come prigione per personaggi di spicco come Laurent de Coriolis (presidente del Parlamento di Aix), oppositore della politica di Richelieu.

La prigione di Fort de Bouc aveva una reputazione regionale, in quanto era quasi impossibile uscirne. Si trattava di una prigione di Stato dove i nemici venivano rinchiusi senza processo, per semplice ordine del Re. Laurent de Coriolis vi fu imprigionato per 10 anni prima di morire nel 1644.

La Tour de Bouc faceva anche parte del sistema di sorveglianza costiera nel 1632. Dal faro di La Ciotat fino alla Tour de Bouc, ogni guardia accendeva il suo fiammifero per indicare che non c'erano invasori. Se il nemico veniva avvistato, la torre di guardia accendeva due fuochi e tutti gli altri posti facevano lo stesso. Durante il periodo rivoluzionario, questa tradizione fu ripresa, facendo del Fort de Bouc uno dei punti migliori per controllare il passaggio delle navi nemiche, di solito inglesi.

Nel XVII secolo, il Forte fu costruito nella sua interezza, con due bastioni (uno a sud e uno a nord), il ponte dormiente e la mezza luna. L'esterno del Forte di Bouc rimase pressoché invariato, ma la sua disposizione interna si evolse nel corso dei secoli.

Nel 1726, sotto l'autorità del governo provenzale, le coste della Provenza furono divise in nove capitanerie. La Tour de Bouc occupava una posizione chiave in tutte. Circa quaranta uomini presidiavano stabilmente il forte. Tra questi, un comandante maggiore, un cappellano, un magazziniere, un chirurgo maggiore e una compagnia di Invalidi. In tempo di guerra, il forte può ospitare fino a 100 persone nei suoi vari locali: caserma, corpo di guardia, alloggio del governatore, alloggio degli ufficiali, mensa, torre e cappella.

È possibile conoscere la storia del Fort de Bouc e il suo utilizzo durante le visite guidate organizzate dall'Ufficio del Turismo di Martigues.