
Con un peso compreso fra 22 a 40 kg, il camoscio è il più piccolo dei caprini selvatici delle Alpi. Per riuscire a sopravvivere negli ambienti dirupati e fortemente innevati, il camoscio si è adattato morfologicamente: infatti, le dita dello zoccolo sono divaricabili e orientabili e munite di una membrana interdigitale. Verso la fine del XX secolo, questo animale era praticamente scomparso dal massiccio di Bellecote, finché 5 esemplari vennero reintrodotti nel 1992. Oggi la popolazione è numerosa, grazie a un divieto di caccia temporaneo e alla colonizzazione naturale.