

All’inizio del secolo per riscaldarsi o per la costruzione di tetti, l’uomo ha disboscato quasi tutte le montagne e le conseguenze furono catastrofiche (valanghe, piene devastanti a valle ecc…). È stata intrapresa allora una gigantesca operazione di rimboschimento di pini neri, pini uncinati e larici, nel corso della quale è stato costruito questo rifugio per accogliere gli operai incaricati di questo compito. È stato anche costruito un vivaio irrigato da un canale, i cui solchi paralleli sono ancora presenti sopra il sentiero, poco dopo il rifugio. Oggi quest’ultimo è ad uso dei pastori.