

Quando è unica nel suo genere, ogni cosa diventa preziosa. È il caso delle piccole Grotte del Bandito: importanti perché unico sistema carsico della Valle Gesso. Qui sono stati ritrovati resti di Ursus spelaeus, l'antico orso delle caverne. Qui i valligiani hanno scavato a lungo in cerca di pagliuzze d'oro – e guadagnandosi la sinistra fama di “banditi”. Qui, sfruttando il clima stabile delle grotte, svernano colonie di Chirotteri, il cui letargo non va assolutamente disturbato, pena la morte dei pipistrelli. Qui vivono specie di invertebrati perfettamente adattati all'ambiente sotterraneo. Per il loro interesse naturalistico e archeologico, le Grotte del Bandito sono oggi una Riserva naturale ricompresa nel SIC IT1160056 “Alpi Marittime": esse sono sottoposte a tutela e l'accesso alle cavità è limitato.