
Nel 1922, il lupo ritorna in questo settore naturalmente dopo l’Italia, ma la sua presenza resta molto discreta nel parco. Vive in branchi da 4 o 6 esemplari, e ciascuno occupa un territorio circoscritto dai 200 ai 300 km².
La sua alimentazione è molto varia, con una predominanza di ungulati selvaggi (mufloni, camosci, cinghiali, cervidi) e domestici (montoni), ma si nutre anche di piccoli roditori, uccelli, insetti e vegetali (bacche selvatiche, funghi…)
Il suo ruolo di regolatore della fauna selvatica è degno di nota. Questa specie protetta dalle regolamentazioni nazionali ed internazionali trova dunque il suo posto negli equilibri naturali.