
A mezz’altura del fianco morbido di un versante scolpito dalle terrazze costruite dalla mano dell’uomo, la cappella di Santa Croce erge il suo imponente ed elegante profilo. Lasciata all’abbandono, funge da riparo per il fieno raccolto nel territorio circostante: grandi macine punteggiano i pascoli, arricchiti dalla presenza di sorgenti.
Alla vigilia del XIX secolo questa fertile terra nutriva un gregge di 6000 capre e 12000 pecore. Oggi la generazione dei “neorurali” sembra dare il cambio alla popolazione contadina, i cui ranghi sono stati alleggeriti nel tempo da guerre e urbanesimo.