
Feudo della tribù della Falerna in epoca romana, Saorgio conobbe diversi padroni: l’Angiò, la Savoia, la Francia. Vera piazzaforte tra le gole che racchiudono l’importante via commerciale e strategica della Roya, Saorgio era protetta anche dai castelli, oggi in rovina, di Malamort e delle Saline.
Nonostante la distruzione del castello di San Giorgio, guarnigione che ospitava 400 uomini, per mano del generale Massena a capo degli Eserciti della Repubblica nel 1794, Saorgio presenta ancora oggi un insieme omogeneo di alte case disposte in un anfiteatro vertiginoso che domina il corso impetuoso della Roya. Un dedalo di stradine strette, sinuose e a volte cupe si snoda in questo villaggio estremamente chiuso.