Durante le grandi glaciazioni, questo ortottero viveva in pianura. In seguito al riscaldamento climatico, esso abita ormai gli alti massicci, sopra i 2000 m. l’esemplare maschio è riconoscibile grazie ai rigonfiamenti sulle zampe anteriori, da cui il suo soprannome di “braccio di ferro”. Questo “grande” erbivoro, preda di uccelli, marmotte e volpi, fa parte della catena alimentare dei pascoli d’altitudine.