Vallon de la Leisse

Vista sul rifugio di Entre-deux-Eaux

Alimentato dallo scioglimento di ghiacciai e nevai, il torrente della Leisse percorre tutta la valle fino ad Entre-Deux-Eaux. Qui, confluisce con il torrente della Rocheure per formare il Doron de Termignon, che scorre molto più in basso nella valle di Termignon.

I primi riferimenti a questa cappella dedicata a San Pietro risalgono al 1729. Questa è l´ultima delle quattro cappelle del settore ad essere stata restaurata. Oggi, il dipinto che raffigura San Pietro è sotto la custodia di Marie-Thérèse Burdin, responsabile del rifugio di Entre-Deux-Eaux. In questa cappella si è celebrata una messa ogni estate fino al 2000. Il prete riceveva in cambio formaggio e burro.

"Fra le 97 costruzioni d´alpeggio presenti ad Entre-Deux-Eaux, questo chalet si distingue per il suo pilastro atipico, con sezione rotonda e muratura a calce, che aveva funzione di supporto del puntone di displuvio. La mappa sarda (catasto del Regno di Piemonte-Sardegna) riporta questo edificio già nel 1728. Si narra che la famiglia proprietaria dello chalet fosse così ricca ""da mettere campanelle d´oro alle proprie galline"". Sembrerebbe che il grandioso deposito di sale descritto nella corrispondenza dell´Amministrazione della Savoia faccia riferimento proprio a questo edificio, pur non essendoci prove a supporto di questa versione."

Il Bleu di Termignon è una specialità rara di Termignon. In commercio, si trova solo la versione bianca, cioè senza erborinatura. Il migliore però è quello che si può gustare dagli allevatori locali.

"La piega sovrapposta della Grande Casse, chiamata anche ""occhio della Grande Casse"", sulla riva destra del torrente della Leisse, veglia come un genio benevolente sul cammino degli escursionisti (a sinistra dopo il ponte di Croé-Vie)"

"Si stima che il ponte di Croé-Vie (""cattivo cammino"" in dialetto locale) risalga al XVII secolo. Si tratta di un ponte con un solo arco a tutto sesto, pietre legate da malta di calce e pavimentazione lastricata. La costruzione è unica sia per l´altezza dell´impalcato (rispetto alle piene del fiume) che per l´inclusione di parapetti. La presenza di questo ponte in muratura dimostra l´importanza strategica della via del sale, visto che un semplice ponte in legno sarebbe stato sufficiente! Il ponte è stato restaurato dal Parco nazionale della Vanoise nel 2008. Era un luogo storico per il transito commerciale e militare fra le valli della Tarentaise e della Moriana. La ""via del sale e dei formaggi"" seguiva questo itinerario stretto e impervio portando da un lato al Col de la Vanoise e alle Saline reali di Moûtiers e dall´altro a Termignon (formaggi) e in Italia (spezie)."

La riva destra del torrente della Leisse, cioè il versante esposto al sole, è popolato dagli stambecchi (Capra ibex). La riva sinistra, cioè il versante all´ombra, è il dominio dei più discreti e selvatici camosci (Rupicapra rupicapra). Le marmotte invece si rifugiano nelle tane al minimo avviso: aquila, volpe o uomo (Marmota marmota).

I tre chalet in legno che costituiscono il rifugio della Leisse sono stati costruiti a partire dal 1970 su una soglia glaciale a 2500 m di altitudine. Il complesso si trova sotto il ghiacciaio della Grande Motte, in un paesaggio selvaggio e minerale.