Questa escursione soddisferà gli escursionisti più esigenti, con i suoi paesaggi variegati, i numerosi laghi e i passi d'alta quota. Culminando a 3178 m, l'emblematico e magnetico Mont Thabor non presenta particolari difficoltà, a parte la sua lunghezza.
Dal parcheggio di Laval si imbocca l'ampio sentiero sassoso verso il fondovalle della Clarée (GR de Pays Tour du Mont Thabor), che si affaccia sulla sponda sinistra del fiume Clarée: si prosegue su questo sentiero per poco più di un chilometro fino al cartello Lac Long.
A questo punto si abbandona la pista e si imbocca il piccolo sentiero sulla destra (indicazione Lac Long des Muandes): questo piccolo sentiero di montagna sale gradualmente attraverso gli alpeggi e si unisce rapidamente al torrente Riou Sec fino allo sbarramento del Lac Long.
Si prosegue sul sentiero principale costeggiando il lungo lago sulla sinistra, poi il sentiero sale di nuovo per raggiungere Le lac Rond a 2446 m di altitudine: si prosegue per una ventina di minuti e si attraversa un "campo di rocce", facendo attenzione. Mantenere il più possibile la sinistra, poiché il percorso diventa meno visibile tra le rocce.
Una volta sulle alture, il sentiero scende verso il Lac Rond: assicurarsi di aggirare il lago a sinistra per riprendere il GR57 vicino al suo sfioratore.
Il GR57 prosegue poi tranquillamente in questa vasta valle punteggiata da numerosi ruscelli fino a raggiungere un terzo lago più piccolo (Lac des Muandes).
Il sentiero sale poi a fianco del torrente e lo attraversa per iniziare la salita verso il Colle: il sentiero corre tra rocce color ocra e il paesaggio si fa più minerale.
In breve tempo si giunge ai piedi del Col des Muandes e si inizia una ripida salita tra i ghiaioni per raggiungere il lunare Col des Muandes.
Superato il passo, si svolta a sinistra verso la Roche du Chardonnet: il sentiero segue una linea di creste rocciose per attraversare il Col de Valmeinier, quindi prosegue gradualmente sotto il Roc de Valmeinier per raggiungere il Col de la Chapelle.
Sotto la Pointe des Angelières, inizia un'ultima ripida salita che porta alle pendici lunari del Le Thabor: il percorso si ricongiunge rapidamente a quello proveniente dalla Vallée Étroite, quindi alla Chapelle Notre Dame des sept Douleurs.
Si apre quindi un panorama eccezionale: Les Agneaux e Pelvoux, La Barre des Écrins, la Meije, les Aiguilles d'Arves, il Monte Bianco in lontananza (che può essere nascosto dal Pic du Thabor a seconda della posizione), il Massiccio della Vanoise a nord (Aiguille de Péclet, la Dent Parrachée) e i suoi ghiacciai, le cime italiane con il Mont Viso a sud-est, poi il Briançonnais a sud e il Queyras...
Attenzione: per motivi di sicurezza, poiché l'edificio rischia di crollare, l'accesso all'interno della cappella Thabor è ora impossibile, a seguito di un'operazione di sicurezza.
Montagna
Presenza di greggi e cani da guardia
Office de tourisme des Hautes Vallées - La Grave - La Clarée - L'Izoard - 24/11/2025
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Itinerario non curato
Roccia
ciottoli
Non adatto ai passeggini
All'inizio della stagione, verificare le condizioni di innevamento del Le Thabor prima di partire.
In linea di massima, si consiglia di salire da luglio in poi.
Attenzione: per motivi di sicurezza, poiché l'edificio rischia di crollare, l'accesso all'interno della cappella del Thabor è ora impossibile, a seguito di un'operazione di sicurezza.
Sì. Gli animali domestici sono i benvenuti, ma si consiglia vivamente di tenere i cani al guinzaglio (a causa della presenza di mandrie e animali selvatici).